Woman in Umbrian costume, Filadelfo Simi, 1880

Woman in Umbrian costume, Filadelfo Simi, 1880

Description of the painting by an expert on filadelfo simi (in italian) presso il centro matteucci per l'arte moderna di viareggio è ancora in corso l'affascinante mostra "l'eterna musa". Avete tempo fino al 3 novembre per lasciarvi ammaliare dai quaranta splendidi ritratti femminili firmati da alcuni tra i più prestigiosi nomi della pittura italiana tra ottocento e novecento. E sarà così che tra un boldini e un corcos, tra un de nittis e un mancini, tra un lega e un fattori, i vostri occhi incroceranno lo sguardo ineludibile di una giovanissima contadina che di primo acchito vi potrebbe quasi sembrar vera. Su uno sfondo di tele in lavorazione e pennelli (verosimilmente l'atelier del pittore), la figura della fanciulla, umile e solenne al tempo stesso, si staglia frontalmente in tutto il suo stupefacente realismo. L'opera è di filadelfo simi, nome che il visitatore, il più delle volte, non avrà mai udito mentovare fino a quel momento. La pelle abbronzata per effetto delle lunghe ore di lavoro nei campi, il viso pieno, il collo robusto: la giovane non si può definire né eterea, né avvenente, ma la postura non convenzionale, i lineamenti ancora in parte infantili, i pochi e innocenti vezzi femminili che per la grande e insolita occasione si é concessa (i nastri tra i capelli, la collana di corallo) e l'aria un po' annoiata dal protrarsi dei tempi della posa, ce la consegnano nella sua dimensione umana più veritiera e profonda. Simi, ritrattista sensibile ed empatico nei confronti dei propri modelli, ha dunque voluto rappresentarla in tutta la sua sincerità, per rendere evidente che la sua musa non è una semplice modella in posa, ma. . Una "modella che riposa". È questo, infatti, il vero titolo dell'opera che i cultori di simi conoscono come "costume umbro", il quadro che fu acquistato dal re umberto i di savoia. Durante le mie appassionate ricerche su filadelfo simi, un paio di anni fa rintracciai uno scritto che lo riguardava e che non è citato in nessuna delle monografie fino ad oggi dedicate al pittore. Lo scritto in questione portava la prestigiosa firma di matilde serao – la famosa scrittrice e giornalista napoletana, fondatrice de "il mattino". Si trattava di una pubblicazione in cui la giornalista aveva recensito un importante evento che all'epoca ebbe risonanza nazionale: l'esposizione di bologna del 1888. L'evocativa descrizione che la serao faceva di una delle opere di simi presenti in quell'occasione a bologna, non lasciava spazio al benché minimo dubbio sull'identificazione del quadro, e in più rispondeva implicitamente a un quesito che mi ero sempre posta, ossia in quale anno e in quale circostanza il re avesse visto e acquistato il dipinto. Avevo appena trovato la risposta che cercavo grazie all'inaspettata complicità di matilde serao, alla quale affido l'epifania del mio racconto: "(. . ) ma il giovane più valoroso e più modesto, il pittore che ha mandato all'esposizione la più bella, la più forte figura umana è il simi, un toscano che ha esposto "modella che riposa". E' una bruna figura campestre, dalla breve fronte, dagli occhi dolci color olio, dal corpo un po' abbandonato, dalle braccia stanche prosciolte: una semplice figura, ma cosi' profonda, così sapiente, così serena nella forma, che pare un pezzo di antica, grande pittura". (citazione tratta da "l'italia a bologna. Lettere di matilde serao per le feste del 1888", clueb editore). N. B. Il dipinto esposto presso il centro matteucci per l'arte moderna di viareggio ed oggetto di questo post è in realtà una replica fedele eseguita dallo stesso simi del celebre quadro acquistato dal re umberto i. Le due opere, pressoché identiche, differiscono nelle dimensioni: è quasi certo, infatti, che il "costume umbro" dei savoia fosse di più grande formato. Una seconda possibile differenza potrebbe riguardare la fisionomia del volto della modella, che sembra mostrare lineamenti quasi impercettibilmente addolciti nella seconda versione (quella del nostro post). Ma si tratta solo di una mia personale impressione, al momento non verificabile, vista l'impossibilità di mettere a diretto confronto i due dipinti: il "costume umbro" dei savoia, infatti, ci è noto solo grazie a una foto d'epoca. Come si è arrivati, dunque, a stabilire che ci troviamo di fronte a due versioni dello stesso quadro? semplice: il quadro acquistato dal re era firmato in alto a destra con le note musicali "si" e "mi", mentre quello in mostra al centro matteucci reca la più canonica firma "f. Simi" in basso a destra. Anche questo non è un dettaglio trascurabile: fino ad oggi pensavamo che simi non avesse mai replicato nessuno dei suoi capolavori. (cristina salvatori bardazzi). Object Type: painting. Date: 1880. Place of creation: Kingdom of Italy. Dimensions: height: 91.5 cm (36 in); width: 61.5 cm (24.2 in). Medium: oil on canvas. Collection: Private collection. Woman in Umbrian costume (1880), by Filadelfo Simi
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Author: Filadelfo Simi (1849–1923)Source: https://commons.wikimedia.org/

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